In ogni giardino che si rispetti ci deve essere un olivo!
L'omologazione e la banalizzazione di questo albero antico e simbolico è opera dei cosiddetti paesaggisti... -come se il paesaggio si costruisse a tavolino e non fosse il frutto di attività umane.
Naturalmente è una scelta sempre pagante perchè ulivi secolari strappati alle pianure dell'Andalusia vengono venduti ai clienti facoltosi al prezzo di una Maserati.
Sono contenti i progettisti i commercianti e i proprietari dei giardini che hanno una casa "prestigiosa" e che ora sono esentati dalla tassa sul lusso..voluta dal "comunista" Soru.
Gli ulivi tornano anche nelle città degli indigeni che prima li hanno sdradicati per far posto alle ville e pseudoville nelle periferie sassaresi.
Il prof Camarda ha scritto una bella nota sul quotidiano locale, con la quale non si può che concordare.
http://www.manifestosardo.org/wp-content/uploads/2010/07/Olivi__Piazza_Azuni.pdf
Ne terranno conto gli amministratori "modernisti" ??
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