CEMENTO SENZA CONFINI.
Lo spezzettamento dello spazio agrario è un fatto acquisito in gran parte dell'Italia.
L'espansione delle città sarde è avvenuta a scapito delle campagne. Cagliari e Sassari si sono mangiate le zone agricole dei paesi circostanti, mentre le residenze nei centri storici sono diminuite.Con le conseguenze a tutti note e che qui non è il caso di ricordare.
La nuova legge regionale toglie ogni vincolo all'edificazione sui suoli agrari: accontenta i proprietari terrieri grandi e piccoli che possono spezzettare i propri terreni e venderli a piccoli lotti .Questa è la politica della ziminata, alla sassarese, perchè la campagna perde il suo utilizzo produttivo per diventare il luogo in cui sorgono tante piccole baracche per le mangiate domenicali, magari con un brandello di orticello e di giardino. E' però la fine del paesaggio della Sardegna dei suoi immensi spazi liberi, quasi desertici.
Non sappiamo sfruttare le nostre risorse per il futuro, le stiamo dilapidando, tanti Biancareddu sono pronti a barattare il giardino della Sardegna in cambio di voti che offrono lauti stipendi. Costoro non amano la nostra terra.. e si fanno chiamare Sardisti. Povero Lussu!
Ma dove sono gli urbanisti??
Biancareddu: «Con un ettaro si può costruire anche nelle campagne»!!!
(e se ne vanta!)
OLBIA. Il piano casa rivoluziona anche la possibilità di costruire in campagna. Se con la giunta Soru venivano posti vincoli rigidissimi per mettere un mattone sopra l’altro, ora con un emendamento entrato nella legge e presentato da Andrea Biancareddu, Udc, si apre la strada agli interventi nella zona agricola. «Ora basta un ettaro per costruire una casetta di 90 metri quadri - spiega Biancareddu -, anche se non si è agricoltori. Anche se non si vive sempre nell’agro. È possibile grazie a questo intervento rendere possibile la salvaguardia e il ripopolamento delle campagne. E nessuno ci accusi di volere il cemento selvaggio.(!!!) Si potranno fare solo interventiPerchè chi dice di "amare" la campagna la vuole distruggere?
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