Questi esemplari arborei, il cui impianto risale all'ottocento caratterizzano la città e bene si adattano al suo clima.
Oggi, malgrado le ristrettezze finanziarie delle amministrazioni pubbliche, il Comune di Cagliari ha varato un progetto che prevede l'estirpazione dei Ficus retusa (molto simili ai Ficus Benjamina) per sostituirli con altre specie.
Si tratta di piante monumentali che sono cresciute con grande rigoglio e che hanno una lunga storia.
Secondo l'agronomo Papoff, (non è uno dei famosi inventatutto dell'URSS!) che è, garantiamo, un agronomo in carne e ossa e non un'invenzione dei comunisti, queste piante danno troppa ombra e quindi vanno rase al suolo per sostituirle con palmizi e altre piante più eleganti. Vedano, gli increduli:
http://www.cagliarisocialforum.it/documenti/garibaldi/agronomica.html
Se ho ben capito, le nuove piante che dovrebbero sostituire i venerandi Ficus che nel gelido clima di Cagliari danno troppa ombra e non consentono il rapido scioglimento delle abbondanti e frequenti nevicate andranno alloggiate in vasconi di cemento, secondo la nuova moda degli architetti di regime.
In questo modo si castigano le piante a vivere in un ambiente ostile e si si isolano dal contesto della piazza che viene snaturata.
I comuni sardi condannano alla rovina i parchi pubblici e i viali non effettuando i necessari diradamenti e poi ricorrono alle storpiature che continuano a chiamare "potature", ricevendo il plauso dei giornalisti. In questo caso basterebbe diradare le piante per risolvere il problema. Ma allora non ci sarebbe necessità di un progetto dell'architetto e della relazione "agronomica" ...del Papoff .
http://urbancenter.eu/?p=2646&cpage=1
http://www.flickr.com/photos/vorticeassurdo/4840931772/in/set-72157623954707871/
Penso che una parte della cittadinanza abbia a noia la proliferazione dei fichetti (frutti) che molteplici e appicciccosi potrebbero dare fastidio ai passanti...le inutili mutilazioni a cui queste piante vengono sottoposte ne danneggiano solo la corretta vegetazione e nulla hanno a che fare con le normali potature!
RispondiEliminaSe accettassimo queste critiche sarebbero da abbattere tutti gli alberi: alcuni producono frutti appiccicosi, altri fiori troppo profumati, ecc. Inoltre sarebbero da sterminare gli uccelli che rilasciano escrementi e anche gli uomini che sono i maggiori sporcaccioni e inquinatori di questo pianeta.
RispondiEliminaTuttavia sicuramente sarebbe da esportare il manto di asfalto che copre le radici e provoca asfissia radicale e sostituirlo con ghiaino lasciando dei percorsi per i pedoni, in molte città, da Valencia a La Habana ci sono dei ficus monumentali e nessuno si sognerebbe di abbatterli. Nella Sardegna coloniale qualcuno ha distrutto persino i nuraghi! e si continua a cingere il piede degli alberi con corduli in calcestruzzo o granito solo per far incespicare i pedoni e costringere le radici a dissestare i marciapiedi. Andate s piegarlo ai tanti Papoff degli uffici tecnici!
Purtroppo ci sono molti incoscienti e troppi "finti" professionisti che pur di creare le cosiddette "aree verdi" costringono le piante in vasi angusti e poi definiscono potature quelle cose storpie che si vedono in giro per le città. I professionisti (soprattutto quelli locali), dovrebbero prendere in mano la situazione e impedire certi scempi come questo di Cagliari.
RispondiEliminaAgr. Diego FRESU